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2021: year of transition and springboard to econo- mic recovery
After a summer of apparent return to normalcy, Covid 19 is back in the fore- ground. Since the end of the summer there has been an upsurge in the sanitary situation with the restoration of the anti-Covid regulations, even if in a more targeted and less restrictive way than in the first period of Pandemic.
In the last months of 2020, therefore, there were no serious interruptions in production or prolonged closures. However, the economy had to cope with the failure to recover demand in several sectors.
The lower purchasing power of families, a greater propensity to save and a change in lifestyles have also characterized many markets for Made in Italy products and, as a result, our exports.
The balance of cross-border sales is in the red, this negative trend, however, has been progressively reduced in the last months of the year.
Our exports to non-EU markets have been hit hardest by the crisis, but the European market has fared little better.
At the end of the year, 70% of companies declare a reduction in turnover compared to the previous year; in half of the cases between 10% and 50%; however, a quarter of the enterprises say they are oriented to adopt strate- gies of productive expansion. It regards above all companies of larger dimensions where productivity level is higher with greater formation and investments for employee.
The forecast is for an improvement in the economic situation beginning in the third quarter of 2021, when the critical pandemic numbers will come down substantially boosting confidence and consumption.
One year after the declaration of Pandemic, we face an entirely new picture of the world. The restart of Italian companies will be promoted by some important drivers.
Exports, first and foremost, which have always been a fundamental driver of our economy, will certainly be one of the most important levers.
Obviously, exports alone will not be enough to hook the recovery.
It will also be necessary to think about expansive economic policies, the Next Generation EU plan, and an ambitious "green agenda" at the service of future generations.
2021 is shaping up to be a year of transition out of the pandemic crisis, a year related to Viruses, Variants and Vaccines but also a pathway to global recovery after the deep recession of 2020.
It will be a widespread recovery all over the world even if in a weak and heterogeneous way. The hope is that from April, with the progress of vacci- nation programs, the recovery will have a more stable course.
The economic and social impacts of the pandemic have made more explicit the problems of sustainability and strengthened the conviction that the recovery must take place on new bases, rethinking the economy not only at an environmental level, but also at a human level.
In a framework of general economic recovery and international trade, although with diversity from country to country, the opportunities of growth for our enterprises will not lack.
Companies can look forward to 2021 with cautious optimism, with the awa- reness, however, of having to quickly adapt their strategies to a constantly changing scenario by constantly monitoring the markets of interest.
2021: anno di transizione e trampolino per la ripresa economica
Dopo una estate di apparente ritorno alla normalità il Covid 19 è tornato in primo piano. A partire dalla fine dell’estate si è osservata una recrudescenza della situazione sanitaria con il ripristino delle norme anti-Covid seppur in modo più mirato e meno restrittivo che nel primo periodo di Pandemia. Negli ultimi mesi del 2020 non si è dunque assistito a gravi interruzioni della produ- zione nè a chiusure prolungate. L’ economia ha tuttavia dovuto misurarsi con la mancata ripresa della domanda in diversi settori. Il minor potere di acquisto delle famiglie, una maggior propensione al risparmio e un mutamento degli stili di vita hanno caratterizzato anche molti mercati di sbocco del Made in Italy e, di riflesso, le nostre esportazioni.
Il bilancio delle vendite oltre confine si presenta in rosso, questo andamento negativo tuttavia si è progressivamente ridotto negli ultimi mesi dell’ anno.
A essere maggiormente colpito dalla crisi è il nostro export verso i mercati extra-UE ma poco meglio ha fatto il mercato europeo.
Alla fine dell’anno il 70% delle imprese dichiara una riduzione del fatturato rispetto all’anno precedente, nella metà dei casi tra il 10% e il 50%; tuttavia un quarto delle imprese si dice orientato ad adottare strategie di espansione pro- duttiva. Si tratta soprattutto di aziende di dimensioni più grandi dove più alto è il livello di produttività con maggiore spesa per formazione ed investimenti per addetto.
Le previsioni sono per un miglioramento dell’ economia a partire dal terzo tri- mestre del 2021, quando i numeri critici della pandemia scenderanno in manie- ra sostanziale rilanciando la fiducia ed i consumi.
A un anno dalla dichiarazione di pandemia, abbiamo dinanzi a noi una imma- gine del tutto inedita del mondo.
La ripartenza delle imprese italiane sarà promossa da alcuni driver importanti. L’export, in primis, da sempre motore fondamentale della nostra economia, sarà certamente una delle leve più importanti.
Ovviamente non basterà da solo l’ export ad agganciare la ripresa.
Bisognerà anche pensare a politiche economiche espansive, al piano Next Generation EU, ad una ambiziosa “agenda verde” a servizio delle generazioni future.
Il 2021 si prospetta come un anno di transizione verso l’uscita dalla crisi pande- mica, un anno legato a virus, varianti e vaccini ma anche una via di recupero mondiale dopo la profonda recessione del 2020.
Sarà una ripresa diffusa a tutto il Mondo anche se in maniera debole ed etero- genea. La speranza è che a partire da aprile, con l’ avanzamento dei program- mi di vaccinazione, la ripresa abbia un corso più stabile.
Gli impatti economici e sociali della pandemia hanno reso più esplicite le pro- blematiche di sostenibilità e rafforzato la convinzione che la ripresa debba avvenire su nuove basi, ripensando l’economia non solo a livello ambientale, ma anche umano.
In un quadro di generale ripresa economica e degli scambi internazionali, sep- pur con diversità da Paese a Paese, non mancheranno per le nostre imprese le opportunità di crescita.
La imprese possono guardare al 2021 con cauto ottimismo, con la consapevo- lezza, però, di dover adeguare rapidamente le proprie strategie ad uno scenario in continua evoluzione monitorando costantemente i mercati di interesse.
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March 2021
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